Chromantics, il Libro Dedicato a Solange Azagury-Partridge
"Solange Azagury-Partridge. Jewellery for Chromantics" è il libro di Rizzoli, a cura di Ruth Petalson, dedicato all'iconica British designer a trentacinque anni dalla nascita del brand
Ho conosciuto Solange Azagury-Partridge nel suo primo salotto londinese in zona Notting Hill. Erano i primi anni 2000 ed ero alla ricerca delle celebri Hotlips, anelli a forma di labbra smaltate a mano con colori iper pop. Ispirate ai quattro colori base dei lipstick, Classic Red, Nude, Bubblegum Pink and Black Cherry, oggi le Hotlips sono addirittura diventate icone nel panorama della gioielleria contemporanea di design, incluse nella collezione permanente di gioielli esposta al Victoria & Albert Museum di Londra, e un vero e proprio brand, Hotlips by Solange, con tanto di boutique dedicata. «Prima della rivoluzione digitale, scrivevamo lettere», racconta la designer. «Fare una telefonata all'estero era molto costoso, quindi se volevamo rimanere in contatto con gli amici, vicini o lontani, ci scrivevamo lettere. Ne ho scritte tante negli anni e l'emozione che ho sempre provato quando le spedivo o mentre aspettavo le risposte rappresenta la bellezza della "gratificazione ritardata" di cui sono grande esperta. Perché anche la creazione di un gioiello o di una collezione, come per una lettera, richiede piccoli passi che non possono essere percorsi troppo in fretta. È una strada fatta di tentativi e di errori, lungo la quale cerchi di perfezionare e modificare la tua "creatura" fino a quando non è perfetta, pronta per essere inviata o indossata. E poiché per firmare le mie lettere stampavo sempre un grande bacio sul foglio, con il rossetto del colore che stavo indossando in quel momento, Hotlips sono un'ode a quei giorni in cui scrivevo lettere. Quando non potevi essere fisicamente con qualcuno, il bacio con il rossetto impresso sulla carta mi sembrava il modo più tangibile per manifestare affetto, amore... più di una qualsiasi xx messa accanto alla firma. E in questo mio viaggio così intimo, Hotlips vuole rendere fisica la sensazione di quel bacio, tanto da renderlo indossabile», spiega la designer. Un contributo indelebile alla gioielleria contemporanea, in cui ironia, fantasia, provocazione, visione e coerenza costituiscono l'essenza del suo fascino e di trentacinque anni di carriera, celebrati ora da questo volume edito da Rizzoli. «Le sue ispirazioni sono state molte e continuano a essere varie: le luci al neon e gli arcobaleni concentrici della Pop Art degli anni Sessanta, la tentazione biblica del serpente e dell'albero della conoscenza, i motivi geometrici sulla superficie delle gemme sfaccettate e persino i classici dolci dell'infanzia», spiega Clare Phillips, curatrice del Dipartimento di Arte Decorativa e Scultura del Victoria & Albert Museum, nella prefazione del libro. «Ha sempre seguito i propri sogni e le proprie passioni, in un eclettismo guidato da un'attenta osservazione e dal senso della bellezza del mondo che la circonda, filtrato dai suoi capricci e dalla sua arguzia. Progetta per piacere a se stessa e non scende a compromessi né è disposta a rivedere un'idea per ottenere il favore generale. Il neutro e i colori non appariscenti non le sono mai piaciuti perché, per dirla con le sue parole, “non credo che i gioielli debbano essere educati"», conclude Phillips. Aggiunge l'autrice del libro, Ruth Peltason: «Questo libro si può e si deve giudicare dalla copertina, nel suo "vestito" verde neon molto "au courant", con tanti capitoli tematici impostati come una vera festa per gli occhi». In un susseguirsi di gioielli stravaganti e iconici in cui smeraldi, rubini, diamanti e smalti convivono come a una festa senza fine, il percorso di stile di Solange Azagury-Partridge è ormai impresso nella hall of fame della gioielleria.