The Jewelry Wunderkammer: Un Evento fra Memoria, Innovazione e Artigianalità
Nella sontuosa location di On House, nel cuore di Milano, si è svolta la terza edizione di The Jewelry Wunderkammer, l'evento organizzato da VO+ Magazine per i clienti di Carta Exclusive
Fra le mode che si diffusero nell'alta aristocrazia della Germania del Cinquecento, c'era quella della creazione in castelli e dimore nobiliari delle cosiddette Wunderkammer, letteralmente camera o gabinetto delle meraviglie, fenomeno che a ben guardare affondava le radici negli studioli degli umanisti rinascimentali di Roma e Firenze. Fra le mirabilia esposte con orgoglio in questi luoghi di pura esibizione di sfarzo e potere, suddivise in naturalia e artificialia a seconda che fossero appunto creati da Madre Natura o dall'uomo, c'erano oggetti stravaganti, rare opere d'arte e ovviamente gioielli preziosi, frutto di abili artigiani di corte. Il progetto The Jewelry Wunderkammer, giunto alla sua terza edizione, prende ispirazione proprio dalle atmosfere di quei luoghi incantati, dove allo sfoggio fine a se stesso di un tempo si sostituisce il desiderio di condividere con un pubblico attento e curioso la passione per un'arte antica, quella orafa, dando il valore assoluto dell'esclusività all'esperienza dell'incontro fra chi crea e chi apprezza l'opera finale.
Nella prestigiosa location di On House in Via Passione 8 a Milano, si è dunque svolto l'evento ideato da VO+ Magazine per conto di Carta Exclusive - Intesa Sanpaolo, che ha visto la serata iniziare con un dialogo fra il direttore della testata Federica Frosini e Tiziana Lamberti, Executive Director Sales & Marketing Wealth Management & Protection nel ruolo di "padrona di casa". Tema al centro della discussione il valore del tempo e delle esperienze da vivere, che se organizzate con i partner giusti possono trasformarsi in qualcosa di unico e irripetibile, come la visita a un luogo segreto aperto solo su richiesta, l'incontro con uno chef che svela una ricetta premiata a livello internazionale, la conoscenza di un artista che racconta il pensiero nascosto dietro la creazione di un'opera. Il tutto senza perdere quel pizzico di poesia che rende un'occasione memorabile. Esclusiva.
E tale è stata la serata voluta da Intesa Sanpaolo per i possessori di Carta Exclusive, che negli ambienti ovattati e sorprendenti di On House, hanno avuto il piacere prima di incontrare tre jewelry designer di fama internazionale, di lasciarsi stupire dai loro pezzi one of a kind e infine di indossarli per un ritratto d'autore, non senza essere passati prima al momento grooming con una make up artist e aver assaporato le delizie gourmand a tema firmate dallo chef Gianluca Fusto.
Massimo Izzo: Artigianalità e Maestria Orafa per una Wunderkammer dall’Anima Sicula
Massimo Izzo è un siciliano Doc, di quelli che ha viaggiato molto ma alla fine è tornato a vivere nella sua terra per continuare a farsi ispirare nella dovuta maniera. Perché, come dice lui, molta bellezza sta proprio sott'acqua, in quel mare nostrum in cui Massimo scorge forme ed esseri viventi che poi trasforma in opere d'arte da indossare, per lo più plasmate in materie prime che in quei fondali nascono e crescono. «Amo raccontare favole, tirar fuori dagli abissi marini ciò che può diventare un gioiello. Disegno, ma in realtà racconto storie, attinte da un passato millenario in cui si intrecciano popoli e culture diverse. Da queste tradizioni antiche attingo anche alcune delle tecniche che applico al banco di lavoro, che regalano un fascino unico alle mie creazioni». Creazioni che diventano tutti pezzi unici, che esulano dal concetto di collezione e che viaggiano dando respiro alla bravura di un sognatore. Fino al 31 agosto 2025, una selezione di pezzi one of a kind è in mostra da Bergdorf Goodman, indirizzo cult lungo la Fifth Ave di New York.
Giovanni Ferraris: la Visione Innovativa del Gioiello Classico in Titanio
«La storia del brand Giovanni Ferraris ha inizio circa 40 anni fa, e per certi versi resta ancora oggi nel solco del gioiello cosiddetto classico che ha reso grande il distretto orafo piemontese di Valenza. Se negli ultimi tempi ci siamo discostati da questa tradizione è per colpa mia! Potremmo dire che ora siamo in grado di oltrepassare i confini di ciò che è comunemente inteso e visto come gioiello classico per dare qualcosa di più artistico, estroso, innovativo. L'elemento che oggi ci contraddistingue più di ogni altro è l'uso del titanio. Ci sono meno di dieci aziende al mondo che sanno usare con perizia questo materiale, e noi siamo sicuramente fra queste. Grazie al titanio riusciamo a creare volumi importanti che con l'oro sarebbero impossibili per via del costo proibitivo e del peso. Per esempio, gli orecchini della collezione Aura Frame peserebbero circa 30 grammi, invece in titanio sono leggerissimi, e si possono anche colorare in mille sfumature, dal blu al viola, che amo poi illuminare con cascate di diamanti e pietre preziose. Ecco cosa significa per me innovare: dare spazio a una creatività che altrimenti sarebbe impossibile sviluppare».
Amedeo Scognamiglio: tra Memeria e Jet Set il Cameo Seduce Hollywood
Amedeo Scognamiglio ha solo 14 anni quando intaglia il suo primo cameo. Accanto a lui c'è il padre, che a sua volta ha appreso l'arte dal nonno e così via, fino a risalire ai primi dell'800, quando l'azienda di famiglia ha mosso i suoi primi passi in quei di Torre del Greco, rinomata da secoli per la lavorazione delle conchiglie. Che Amedeo è uno "veloce" è già chiaro, tanto che a 29 anni fonda la prima azienda: al suo fianco, questa volta c'è l'amico d'infanzia Roberto Faraone Mennella, con cui lancia il brand di gioielleria Faraone Mennella by RFMAS. Nel 2006 si apre un altro capitolo: "Amedeo, Kings of Cameos", la boutique nell'Upper East Side che diventa luogo di culto per Vip e celebrities innamorati dei suoi camei decisamente fuori dal comune. «Quando nasci in una famiglia che ha una tradizione che perdura da sei generazioni diventa un peso fare lo stesso mestiere. Per questo, a un certo punto ho capito che dovevo dare un altro twist ai miei camei: basta con i volti di donna e i puntini, e largo a teschi, serpenti e soggetti inconsueti. E' stato un successo immediato, che in un certo senso mi ha stretto a tornare a casa, a Capri, dove ora ho una boutique monomarca in cui transitano tutti i miei clienti di New York in vacanza in Costiera».