Francéclat: Un Tocco di Francia a Vicenzaoro
Diciassette brand, diversi nello stile ma uniti da uno spirito creativo che non teme la sperimentazione e radicati nella tradizione. A Vicenzaoro, la visione francese del gioiello è più viva che mai
Savoir-faire artigianale, cultura del dettaglio, estetica raffinata. I codici delle più rinomate maison di gioielleria di Place Vendôme si perpetuano oggi grazie al lavoro dei nuovi laboratori creativi francesi. A sostenerne e promuoverne i valori nel mondo è Francéclat, associazione che supporta lo sviluppo di brand francesi, con l’obiettivo di espandere e sviluppare i settori più simbolici del proprio Paese anche oltre confine. Proprio Francéclat porta questa new wave a Vicenzaoro, nell’edizione di settembre 2025, con un collettivo di brand che incarnano genio, eleganza e visione del gioiello francese. Tra queste, Akillis presenta una rinnovata interpretazione della sua collezione Python, omaggio al serpente come antico simbolo di rinascita. Lavorato come una seconda pelle, l’oro si plasma in scaglie articolate che si avvolgono al corpo con eleganza tattile. L’incisione è sostituita dalla scultura, in un esercizio di altissima gioielleria che unisce forza e sensualità. Si prosegue verso latitudini tropicali con Ana&Cha che propone una linea animata da una tavolozza vivida, texture radiose e forme ispirate alla natura lussureggiante. I gioielli sono frammenti di un’estate perenne, grazie a un’estetica che invita a lasciarsi andare; a scegliere il sogno, la libertà. Il legame con gli elementi naturali spicca anche nel lavoro di Collection Constance attraverso le proposte Galatée, Théodora e Théia che esibiscono superfici poetiche e geometrie organiche: tutti i pezzi evocano una forza primordiale con delicata intensità. Più grafica e strutturata la visione di Copin, che si ispira all’universo di Dune per ripensare l’anello chevalier. Il design è deciso, i materiali – acquamarina, eliodoro, diamanti – compongono una mappa stilistica che fonde narrativa epica e rigore francese. D1928 guarda a un luogo reale, la Costa Azzurra, trasformandolo in topografia emozionale. La collezione Baie des Anges evoca il Mediterraneo con cerchi simbolici e cromie marine, mentre 1928 e La Pinède rendono omaggio all’Art Déco e alla natura della Riviera. Più concettuale, La Brune & La Blonde parte dalla sua iconica estetica del diamante nudo per costruire la collezione Moon and Sun: un’interpretazione visiva della dualità luce/ombra, affidata all’oro lucido e satinato e ai diamanti. Luminosità anche nella proposta di Min&ral, che presenta Calypso, linea fatta di curve morbide e profili netti e un gioco di contrasti che trova armonia nella tavolozza di gemme dai riflessi iridescenti. Più intimista il lavoro di Morganne Bello, che continua il suo percorso di esplorazione delle pietre cabochon con la collezione Songe, arricchita dal quarzo rutilato dorato. Le inclusioni dorate sembrano piccoli segreti, la sua materia si fa spazio per la contemplazione e riflesso del desiderio. Il colore diventa codice espressivo con Isabelle Langlois, che riprende l’ispirazione impressionista per creare composizioni floreali fatte di gemme luminose: veri e propri “bouquet preziosi” che rivelano la gioia del creare, il gusto della tradizione e la capacità di reinventarla. Minimalismo e materia sono invece gli essential della proposta firmata Signe Particulier con la collezione Duo Précieux, in cui argento sterling e vermeil creano una sintesi formale essenziale e potente. I volumi, puri e scultorei, sono pensati per rivelare la personalità di chi li indossa. Il brand Statement presenta Rivet, una collezione ispirata alla forza degli anelli di ancoraggio posti sul retro dei dipinti, nascosti ma fondamentali. Tradotte in gioielli, queste forme diventano simboli di radicamento emotivo, celebrando quei legami invisibili che sostengono, connettono e modellano le nostre vite. Il collettivo si arricchisce inoltre del fascino non convenzionale di Cédille Paris, del tocco maschile di Ikoba, della qualità dei servizi offerti da Bijoux CN e Marcel Robbez Masson, dello stile essenziale di My First Diamond e delle ispirazioni sfaccettate di Zag. Una costellazione di voci creative, ognuna interprete di forma, emozione e funzione attraverso uno sguardo unico e personale.