I Nuovi Modelli di Vendita delle Aste
Sotheby's porta sul mercato il modello Sotheby's Salon, con Nikos Koulis a Parigi, Hannah Martin e Guy Berryman a Londra e vendite a prezzi fissi
«Il fatto che Sotheby's, famosa per le aste di gioielli che hanno fatto storia, esponga e venda regolarmente e a un fixed price pezzi unici di brand indipendenti come Nikos Koulis, Hannah Martin e molti altri, è un chiaro segno della nuova direzione intrapresa, che amplia il perimetro all'interno del quale le case d'asta tradizionali possono agire e diversificare le attività di vendita», ci spiega Paul Redmayne, Senior Vice President for Luxury Sales di Sotheby’s. E aggiunge: «In questo modo, diamo anche ai designer di gioielli contemporanei l'opportunità di raggiungere un pubblico diverso, di collezionisti, e di farsi vedere in ambienti nuovi. La presentazione e la vendita di Nikos Koulis a Parigi o la collaborazione di Hannah Martin con Guy Berryman (bassista dei Coldplay e fondatore di Applied Art Forms, ndr) a Londra, sono la testimonianza anche della tipologia di gioielli che venderemo nei nostri Salons. Si tratta di collezioni moderne, originali, che tendono ad attrarre una clientela leggermente diversa rispetto agli acquirenti di gioielli più classici, di maison come Cartier e Van Cleef & Arpels, protagonisti delle nostre aste sia online sia dal vivo». Immediatezza, selezione accurata, esperienze su misura e vendite a un prezzo stabilito come delle vere e proprie boutique. Le aste, con Sotheby's che fa dunque da pioniere, stanno proponendosi sul mercato come le nuove piattaforme di acquisto, senza però mai perdere di vista la sofisticatezza del luogo fisico. «Il concetto alla base dei Salons è quello di offrire ai clienti un'alternativa ai nostri modelli d'asta e consentire loro di acquistare immediatamente, offrendo una selezione eccezionale, in un ambiente elegante e con un servizio di alto livello. Da oltre cinque anni vendiamo prodotti a un prezzo fisso – in particolare beni di lusso – attraverso la piattaforma online con il Buy Now, soddisfacendo così le esigenze dei clienti che vogliono comprare in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo si trovino. Offrire un'esperienza personalizzata in uno spazio fisico è stato un passo inevitabile e una naturale conseguenza di quanto stavamo già vivendo online, e l'apertura del Salon di Parigi, nella nostra nuova sede, è stato il completamento di questa offerta esperienziale».
È così che il lusso si fa sempre più on demand, rendendo sfumata la distinzione tra asta e vendita tradizionale. Una sorta di rivoluzione silenziosa del mercato all'incanto, che offre nuove opportunità ai brand indipendenti, garantendo loro un pubblico di collezionisti globali al di fuori dei circuiti più convenzionali. «Vedere le mie creazioni riconosciute e presentate da Sotheby's Parigi – una capsule di 30 pezzi unici, in edizione limitata e numerata della collezione di alta gioielleria Wish – è stato come trovarmi in quell’ambiente intimo che avevo sempre desiderato e immaginato per i miei gioielli. Una tappa importante nella mia carriera, che ribadisce l’impegno verso l’integrità artistica e stimola la voglia di evolvere, spingendo i confini della creatività anche per il confronto con collezionisti esigenti. Questa collaborazione racchiude il valore, il Dna e la narrativa che possono essere trasmessi solo attraverso relazioni dirette e personali all'interno di un ambiente esclusivo, dove posso condividere le mie scoperte, le ispirazioni e i miei pezzi più ricercati. Essendo io stesso un collezionista, coltivo profondamente l’etica della scoperta e sostengo la fiducia nella qualità durante tutto il mio percorso creativo. Credo che i collezionisti di oggi siano attratti da creazioni che riflettono l’espressione personale e l’autenticità. Cercano gioielli che raccontino una storia unica ed emotivamente coinvolgente e Wish è espressione di questo cambiamento: si tratta di creare qualcosa di inaspettato ma profondamente significativo. Con questa collezione ho sentito il bisogno di liberarmi da ogni vincolo legato al design ed esplorare un modo di creare più scultoreo e intuitivo. I pezzi sono più audaci, ma presentano una contraddizione deliberata, bilanciando la morbidezza con la forza strutturale. C’è un senso di movimento attorno alla spina dorsale di ogni pezzo, che aggiunge quella fluidità tanto desiderata da qualsiasi opera», ci spiega il designer greco Nikos Koulis. Ed è in questo lento fluttuare di energie evolutive che si incontrano i bisogni e le strategie di realtà come Sotheby’s e di brand come Nikos Koulis e Hannah Martin, che trovano in questi nuovi e insoliti salotti di vendita un nuovo, stimolante, rifugio elettivo.