La "Lezione" di Monsieur Piaget
Fatemeh Laleh, Direttore Internazionale della Comunicazione e dell'Immagine, ripercorre la storia di Maison Piaget, prezioso modello imprenditoriale dal 1874
Quali sono i plus che hanno permesso al brand di attraversare decenni, mode, crisi e tendenze? Un DNA forte e un senso di distinzione: sono questi i due capisaldi che hanno permesso alla maison di travalicare oltre 150 anni di storia. Georges Piaget e la famiglia Piaget sono stati letteralmente e profondamente senza eguali, dei veri pionieri dei loro tempi. Hanno plasmato il mondo dell'orologeria attraverso la loro padronanza dell'ultra-sottile e la creatività unica che ha seguito queste innovazioni: quadranti in pietra ornamentale, orologi gioiello, arte dell'oro o delle catene... Questo loro savoir faire affascina ancora oggi il mondo e il valore percepito di questi orologi è rimasto intatto, attraverso crisi e tendenze.
I pezzi del brand che hanno contribuito a fare la storia dell'alta gioielleria? In un percorso evolutivo che dura da 150 anni non è facile limitarsi a individuare pochi pezzi rappresentativi, ma ci sono sicuramente dei gioielli che hanno segnato un certo momento storico. Il brand era da sempre percepito come innovativo e unico per ciò che proponeva ma la vera svolta ebbe inizio negli Anni Sessanta, quando Piaget lanciò la 21st Century Collection. Ispirati dalla rivoluzione in atto in quel periodo, i designer della maison iniziarono a disegnare direttamente sulle pagine di Vogue per immaginare un nuovo modo di indossare i segnatempo. Da qui la creazione di pezzi unici, per design e portabilità, per un look che travalicava le mode. Negli stessi anni accadde che un cliente chiese di realizzare orecchini e collana in pendant con l'orologio Piaget che già possedeva. Fu così che gli artigiani orologiai della maison iniziarono a immaginare collezioni complete di gioielli e orologi abbinati. Qui la vera intuizione fu unire per la prima volta nella stessa manifattura maestri orologiai e orafi. Ne derivarono secret watches, manchettes e sautoir azzardati, diventati emblematici di un'epoca. Piaget fu anche la prima Maison a parlare di "Salon" a Ginevra: il concetto di boutique per la vendita divenne un salotto per la conversazione fra artisti e personalità di tutto il mondo. Il terzo pezzo cult è la "sciarpa" di diamanti, che incarna perfettamente il concetto di vestibilità della maison, parte della collezione di Alta Gioielleria Essence of Extraleganza che celebra il 150° anniversario, ed è a tutti gli effetti la summa dell'audacia che da sempre caratterizza il brand.
Cosa consentirà al brand di attraversare nuove stagioni e sfide? Rimanere coerente e fedele al proprio DNA aiuta a superare qualsiasi ostacolo. Più si prova a concentrarsi su generazione, stile o mercato specifico più si fallisce. È solo celebrando ciò che ci distingue da tutti gli altri che ci consente di attraversare stagioni, crisi, secoli. Per almeno altri 150 anni, si spera.
Le caratteristiche che deve avere un'azienda per guardare al futuro con fiducia? Quanto appena detto vale a maggior ragione per le aziende che si stanno affacciando ora al mercato. Chi vuoi essere, cosa vuoi rappresentare, cosa vuoi trasmettere? Sono queste le domande fondamentali da porsi ogni giorno, ogni qualvolta ci si accinge a disegnare un altro pezzo, una collezione con cui si aspira a lasciare il segno. Una volta gettate le basi per farlo e costruita la propria identità, si tratterà "solo" di amplificarlo e rimanervi coerenti sempre.
I pezzi del brand che hanno contribuito a fare la storia dell'alta gioielleria? In un percorso evolutivo che dura da 150 anni non è facile limitarsi a individuare pochi pezzi rappresentativi, ma ci sono sicuramente dei gioielli che hanno segnato un certo momento storico. Il brand era da sempre percepito come innovativo e unico per ciò che proponeva ma la vera svolta ebbe inizio negli Anni Sessanta, quando Piaget lanciò la 21st Century Collection. Ispirati dalla rivoluzione in atto in quel periodo, i designer della maison iniziarono a disegnare direttamente sulle pagine di Vogue per immaginare un nuovo modo di indossare i segnatempo. Da qui la creazione di pezzi unici, per design e portabilità, per un look che travalicava le mode. Negli stessi anni accadde che un cliente chiese di realizzare orecchini e collana in pendant con l'orologio Piaget che già possedeva. Fu così che gli artigiani orologiai della maison iniziarono a immaginare collezioni complete di gioielli e orologi abbinati. Qui la vera intuizione fu unire per la prima volta nella stessa manifattura maestri orologiai e orafi. Ne derivarono secret watches, manchettes e sautoir azzardati, diventati emblematici di un'epoca. Piaget fu anche la prima Maison a parlare di "Salon" a Ginevra: il concetto di boutique per la vendita divenne un salotto per la conversazione fra artisti e personalità di tutto il mondo. Il terzo pezzo cult è la "sciarpa" di diamanti, che incarna perfettamente il concetto di vestibilità della maison, parte della collezione di Alta Gioielleria Essence of Extraleganza che celebra il 150° anniversario, ed è a tutti gli effetti la summa dell'audacia che da sempre caratterizza il brand.
Cosa consentirà al brand di attraversare nuove stagioni e sfide? Rimanere coerente e fedele al proprio DNA aiuta a superare qualsiasi ostacolo. Più si prova a concentrarsi su generazione, stile o mercato specifico più si fallisce. È solo celebrando ciò che ci distingue da tutti gli altri che ci consente di attraversare stagioni, crisi, secoli. Per almeno altri 150 anni, si spera.
Le caratteristiche che deve avere un'azienda per guardare al futuro con fiducia? Quanto appena detto vale a maggior ragione per le aziende che si stanno affacciando ora al mercato. Chi vuoi essere, cosa vuoi rappresentare, cosa vuoi trasmettere? Sono queste le domande fondamentali da porsi ogni giorno, ogni qualvolta ci si accinge a disegnare un altro pezzo, una collezione con cui si aspira a lasciare il segno. Una volta gettate le basi per farlo e costruita la propria identità, si tratterà "solo" di amplificarlo e rimanervi coerenti sempre.