Ritorno al Futuro con Sarah Ysabel Narici

Un salto nell’antico Egitto con “The Loverglyphs” collection by Dyne, il brand fondato da Sarah Ysabel Narici, che ci regala nuovi interessanti amuleti contemporanei


Per comprendere il senso delle creazioni di Sarah Ysabel Narici, founder del brand Dyne, non serve essere esperti egittologi o aver decodificato la Stele di Rosetta, l’iscrizione del I secolo a.C. rinvenuta in Egitto da una spedizione napoleonica che permise di tradurre finalmente i geroglifici. Per certi versi, l’interpretazione di Loverglyphs, la nuova collezione della designer anglo-italiana con studio a New York, è e rimarrà sempre un mistero, un segreto accessibile solo a chi quei gioielli li possiede e li ha co-creati con Sarah. Già, perché ogni simbolo rappresentato altro non è che la trasposizione grafica di un’emozione, un evento, un desiderio del committente, che dà vita a un oggetto oneof- a-kind, fino a diventare quasi un moderno amuleto, un’espressione di sé, da esibire e rivelare a piacere. Storie uniche, irripetibili, quindi, che prendono spunto da fatti di vita quotidiana e privata e vanno a miscelarsi con iconografia e cultura antiche, e a quel background che la designer ha fatto suo nelle esperienze professionali al desk di Alexander McQueen, Stephen Webster, Marina Bulgari e Lorraine Schwartz, e prima ancora con gli studi alla Central Saint Martins di Londra e al Gemological Institute of America di New York. Strade percorse grazie a passione e capacità da vendere, che l’hanno portata a conquistare anche riconoscimenti importanti, fra cui premi attribuiti da brand come Cartier, Swarovski fino all’International Talent Support.

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