Studio Renn: Esplorazioni In Corso

«Più grafico, con piani angolari e un unico diamante incastonato, in equilibrio precario su uno degli spigoli vivi del cemento. È tutta una questione di pericolo e preziosità…». Così Vivienne Becker descrive la nuova versione del pluripremiato anello di cemento creato da Studio Renn, presentata durante l’ultima edizione di GemGenève, lo scorso maggio, nell’area Designer Vivarium, dove l’autorevole storica del gioiello presenta la sua personale ricerca di «pezzi che hanno un punto di vista forte, individuale, un'identità ben definita, una visione creativa, e una certa raffinatezza artigianale», realizzati da «creatori di oggi che faranno parte del lungo e ricco continuum della storia della gioielleria». Una ricerca che ben accoglie il lavoro del marchio di gioielli indiano. Fondato a Bombay nel 2018, da Rahul e Roshni Jhaveri, Studio Renn ha catturato presto l’attenzione del pubblico occidentale, grazie al suo stile innovativo e coraggioso, sia nell’estetica sia nelle tecniche di lavorazione. A partire dal primo anello in cemento, che ha vinto il Couture Design Award 2021, nella categoria Best Innovative. Gli anelli “Concrete” fanno parte di un progetto speciale, realizzato in collaborazione con lo studio di architettura Material Immaterial Studio di Mumbai: si tratta di opere artistiche indossabili realizzate in oro, diamanti e cemento trattato con acido. Il concetto è di abbracciare l’alterazione e il cambiamento, lasciando che la sostanza corrosiva svolga il suo lavoro liberamente, così da ottenere un’estetica che altrimenti non sarebbe mai esisista. L’attitudine di sottoporsi alle regole della natura e di abbracciare l'entropia è fedele al nome Renn, parola guida per il processo creativo di tutti i gioielli, che indica la ripartenza, l’innovazione, la rottura delle abitudini e la cessata ricerca della perfezione. «Voglio solo continuare a fare ciò che amo, creare un mondo intorno a me che rappresenti il mondo nascosto dentro di me, quello in cui abito. E voglio condividere questo mondo con persone che si lascino perdere in esso», afferma Rahul Jhaveri, che ricopre il ruolo di creative director. Appassionato collezionista d’arte contemporanea e di design, Raul crea i gioielli di Studio Renn con un processo simile a quello di un artista che realizza un’opera d’arte: «Non è mai stata nostra intenzione creare gioielli. La gioielleria è soltanto il punto d’arrivo. Un “medium” attraverso cui esprimere le nostre esplorazioni». Esplorazioni che conducono in un immaginario labirintico, dove l’arte incontra vorticosamente design, creatività e sperimentazione, per ispirare, affascinare, incantare, sorprendere, e condurci ad esclamare wow! L’uso di materiali insoliti, la scelta di forme innovative, le indagini filosofiche su riflessi, volumi e vuoti creano una narrativa itinerante, istintiva e fantasiosa, che rende tangibile l’intangibile. Un vero e proprio viaggio esplorativo dell’ignoto che si osserva, in tutta la sua complessità, nelle due collezioni (An)otherness Vol.1 e Vol.2, concepite in collaborazione con l’artista surrealista Prashant Salvi. Partendo da alcuni suoi schizzi, sono nati una serie di pezzi, tutti prodotti in edizioni di 5, che svelano un design inedito e seduttivo: non creazioni ma “creature” preziose, animate eventualmente dall’esplorazione della bellezza della bruttezza, oppure dalla forza vitale che comunica emozioni e pensieri profondi, creando forme e sensibilità complesse. O ancora dallo studio sulle superfici riflettenti, condotto con l'idea di "celebrare l'oro", dalle pieghe organiche e asimmetriche di un anemone di mare, dalla percezione della creazione e della distruzione. Un turbinio inesauribile di divagazioni astratte, insomma, in cui il cambiamento è l'unica vera costante.