La riconoscibilità del dettaglio

“Galvanica per il settore moda: un caso studio”. Questo l’intervento al JTF di Giulio Bevilacqua, COO e socio di Bedingalvanica, azienda vicentina che, grazie al know how nel mondo orafo, ha conquistato il fashion world


Un’azienda specializzata in galvanica che non tratta gioielleria. Perché? «La Bedin Galvanica si trova a Vicenza, nel cuore del distretto orafo veneto, ma la gioielleria non è il suo settore. O meglio, non lo è più. Quando fu fondata nel 1971 da mio suocero, Romolo Bedin, le sue lavorazioni erano destinate alle aziende orafe della zona, ma poi abbiamo capito che dovevamo guardare altrove, alla moda, un mondo ancora inesplorato da questo punto di vista. La moda è un ambito che ci permette di valorizzare esteticamente un accessorio con quel dettaglio in più che fa la differenza, addirittura rendendo più riconoscibile il marchio. Per intenderci, quando andiamo ad applicare una fibbia, un occhiello, un bottone o un morsetto metallico su una borsa, una cintura o una scarpa, quell’oggetto acquista immediatamente più personalità. Anche grazie all’idea di artigianalità e attenzione al particolare che trasmette, derivate senz’altro dal nostro trascorso nel mondo della gioielleria. Oggi si affidano a noi le più importanti griffe del fashion, italiane e straniere».

Bedin Lab: di cosa si tratta? «Ci piace pensare di non essere meri realizzatori di prodotti, ma partner dei nostri clienti, con cui studiamo le finiture e le soluzioni estetiche migliori. Stilisti e designer possono trovare in noi una realtà dove sperimentare e produrre identità per il loro brand. Nel Bedin Lab, il nostro ufficio stile, abbiamo messo a punto alcune delle soluzioni creative più innovative del settore degli ultimi anni: come Ultrablack, una finitura in oro nero che ha richiesto più di un anno di studio, e che in soli sei mesi di commercializzazione ci ha dato già molta soddisfazione. Un prodotto che ha rappresentato una vera sfida, perché è molto difficile ottenere stabilità, proprio per la finitura nera intensa. O “Sole nero”, una finitura in palladio nero con sfumature particolari, uno dei must delle case di moda negli ultimi anni. O come la tonalità di oro rosa tenue molto raffinata che abbiamo lanciato nel 2016, che non necessita neanche di verniciatura grazie alla sua stabilità nel tempo».

Come vi rapportate con il concetto di industria sostenibile? «Il tempo storico in cui viviamo ci impone di fare industria facendo attenzione all’ambiente. Al di là del fatto che siamo fisicamente collocati fra la sede dell’Arpav (Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto) e un’oasi del WWF, la Bedin Galvanica è certificata “Compraverde” dalla Regione Veneto. L’ostacolo più arduo da superare è stato far capire agli altri che un’azienda galvanica può essere sostenibile: negli anni, le tecniche di lavorazione, l’attenzione al contesto ambientale in senso ampio, così come a quelli più fragili presenti nel territorio che ci circonda, hanno portato a certificazioni, premi e riconoscimenti che attestano un percorso virtuoso di “best practice” a livello organizzativo, gestionale, produttivo».

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