Vicenzaoro Highlights, Gennaio 2025: La Visione che Scandisce il Domani
Vicenzaoro January si chiude dopo cinque giorni ricchi di spunti su nuovi device, strategie produttive e tendenze. Affrontate sfide geopolitiche e di mercato, in attesa del debutto del Vicenza Symposium
Vicenzaoro January si avvia alla conclusione, ma in questi cinque giorni qualcosa è cambiato: il prezzo dell'oro, oscillato fino a toccare quasi 5 € in più al grammo. La corsa iniziata a marzo 2020 non si arresta, e superando gli 84 € al grammo, raggiunge una quotazione record pari a quasi il doppio rispetto ai 40-45 € di allora. Questo record nella storia dei metalli preziosi condiziona il comparto: che si tratti di oro grezzo o lavorato, i listini dei prezzi salgono in proporzione. Anche nel segmento dei gioielli d'epoca, come osservato nell'area espositiva BtoC del VO Vintage, appuntamento fisso a Vicenzaoro January, che anche quest'anno ha avuto grande successo di pubblico.
Per resistere alle sfide di un mercato impazzito, gli addetti ai lavori hanno cercato alternative e nuove soluzioni produttive, puntando su design dall’estetica più leggera e su tecnologie innovative come il risparmio di materia prima preziosa, il recupero di scarti e polveri d’oro e l’utilizzo di stampa 3D. Il padiglione 9 di T.Gold ha mostrato la direzione del settore: la Laser Metal Fusion (LMF), tecnologia con il maggior potenziale di sviluppo. Tra i vantaggi: riduzione dei costi di prototipazione, nessun costo per stampi e libertà progettuale.
Al JTF Jewellery Technology Forum, invece, si è parlato di metalli minori come berillio e gadolinio, utili a creare micro leghe per indurire l’oro 24kt. Innovazione e sostenibilità sono state al centro anche dei seminari Cibjo, che hanno affrontato temi come la tracciabilità e l’importanza delle certificazioni virtuose. Federorafi e Federpreziosi-Confcommercio hanno approfondito temi chiave come la sicurezza, fondamentale per proteggere un comparto strategico per l'export nazionale.
Le giornate sono state animate da oltre 1.300 espositori da 30 Paesi e talk design-oriented, tra cui “Portraits: The Anthropology of Body and Ornament” di Paola De Luca, analista e trend forecaster, che ha esplorato il gioiello come espressione culturale e personale. Appuntamento a settembre con Vicenzaoro (5-9) e VO’ Clock Privé, preceduti dal Vicenza Symposium (2-4), a un anno dalla conclusione dei nuovi spazi espositivi (settembre 2026).
Per resistere alle sfide di un mercato impazzito, gli addetti ai lavori hanno cercato alternative e nuove soluzioni produttive, puntando su design dall’estetica più leggera e su tecnologie innovative come il risparmio di materia prima preziosa, il recupero di scarti e polveri d’oro e l’utilizzo di stampa 3D. Il padiglione 9 di T.Gold ha mostrato la direzione del settore: la Laser Metal Fusion (LMF), tecnologia con il maggior potenziale di sviluppo. Tra i vantaggi: riduzione dei costi di prototipazione, nessun costo per stampi e libertà progettuale.
Al JTF Jewellery Technology Forum, invece, si è parlato di metalli minori come berillio e gadolinio, utili a creare micro leghe per indurire l’oro 24kt. Innovazione e sostenibilità sono state al centro anche dei seminari Cibjo, che hanno affrontato temi come la tracciabilità e l’importanza delle certificazioni virtuose. Federorafi e Federpreziosi-Confcommercio hanno approfondito temi chiave come la sicurezza, fondamentale per proteggere un comparto strategico per l'export nazionale.
Le giornate sono state animate da oltre 1.300 espositori da 30 Paesi e talk design-oriented, tra cui “Portraits: The Anthropology of Body and Ornament” di Paola De Luca, analista e trend forecaster, che ha esplorato il gioiello come espressione culturale e personale. Appuntamento a settembre con Vicenzaoro (5-9) e VO’ Clock Privé, preceduti dal Vicenza Symposium (2-4), a un anno dalla conclusione dei nuovi spazi espositivi (settembre 2026).