Gioielleria Spirituale: Oltre il Tangibile

Il bisogno umano di accedere a una dimensione superiore risuona in ognuno di noi. I gioielli diventano le chiavi per aprire porte di mondi invisibili, aiutandoci a vedere oltre il terreno


In un rapporto di fine 2018, WSGN asseriva: «La spiritualità è il nuovo lusso: mentre i confini tra fede, fitness e benessere si confondono, i consumatori cercano la serenità e una fuga dai guai della vita quotidiana». Previsione che, oggi, atterra in quello che potremmo definire un nuovo movimento “New Age”.

Sono sempre di più le persone che si allontanano dal consumismo sfrenato per concentrarsi su qualcosa di più profondo. In una società iperconnessa, scandita da un ritmo frenetico che procura spesso stress, ansia e burnout, ci siamo resi conto che i beni materiali da soli non possono renderci felici. Per raggiungere un vero senso di appagamento, stiamo cercando rifugio in pratiche ed esperienze che nutrano la nostra anima, coltivino un senso di realizzazione e riempiano un vuoto altrimenti incolmabile.

Questo “eye wide open” ha innescato la riscoperta e l’interesse per antiche saggezze che, nella nostra contemporaneità, ritrovano valore, risvegliando la volontà di un approccio olistico tout court. I retreat spirituali sono ormai immancabili nelle mete di lusso come Bali e Sri Lanka, e gli accessori per la meditazione e le app di consapevolezza sono diventati un must per chi desidera fare un passo più in là nella propria evoluzione personale. La moda stessa, nel suo incessante rinnovamento dei codici stilistici, ha cercato e cerca di interpretare questa aspirazione attraverso abiti e accessori.

Un interessante report di Highsnobiety del 2020, intitolato “Welcome to the New Age of Spiritual Luxury”, osservava: «Attraverso il simbolismo religioso, le letture astrologiche, i tarocchi, i cristalli e i segni yin e yang, marchi di ogni calibro mirano a soddisfare il crescente desiderio delle nuove generazioni di connessioni metafisiche. I motivi zodiacali hanno adornato gli abiti della prima collezione couture di Maria Grazia Chiuri per la sfilata Primavera 2017 di Christian Dior; nello stesso anno, Dapper Dan ha inaugurato la sua boutique Gucci ad Harlem, arricchendola di simbolismo legato ai chakra; l'anno successivo, Vetements ha lanciato una serie di magliette e impermeabili ispirati ai segni zodiacali. Oggi, boutique come Browns Fashion propongono set di cristalli, mentre marchi come Alighieri by Rosh Mahtani esplorano la lettura delle pietre e i bagni sonori come nuove esperienze per presentare le loro collezioni. Intanto, case di moda come Givenchy, Valentino, Moschino, Rick Owens, Supreme, Noah, Ganni e Brother Vellies continuano a intrecciare simboli spirituali nei loro design».

Guardando al presente, e focalizzandoci in particolare sulla gioielleria, le passerelle per la prossima Primavera/Estate sono pervase da una visione più autentica dell’esistenza, riaffermando soprattutto il valore del gioiello come amuleto. Tendenza confermata anche dalle previsioni di mercato. Secondo un report pubblicato da Market.us nell’ottobre 2024, «Il mercato globale dei gioielli spirituali dovrebbe raggiungere un valore di circa 26,1 miliardi di dollari entro il 2033, rispetto ai 14,3 miliardi di dollari del 2023, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 6,2% nel periodo 2024–2033».

La spiritual jewelry è descritta come una categoria di accessori che racchiudono un significato religioso o simbolico: creazioni che possono includere gemme, cristalli, incisioni e motivi profondamente radicati in diverse tradizioni, dagli amuleti ai rosari, fino ai gioielli con proprietà metafisiche pensati per ispirare, proteggere o rafforzare il legame spirituale di chi li indossa. Un mercato in espansione, alimentato dal crescente interesse per l’evoluzione personale, la guarigione interiore e la connessione con il trascendente.

I gioielli si caricano dunque di un significato mistico, diventando emblemi di individualità e al tempo stesso ponti verso il passato e riti ancestrali. Nulla di nuovo. Il concetto stesso di gioiello amuleto affonda le sue radici nelle culture di tutto il mondo: una risposta istintiva al bisogno umano di protezione, appartenenza e contatto con il sacro.

Nelle società tribali, i talismani venivano scolpiti in materiali naturali – pietre, ossa, conchiglie – e considerati strumenti per dialogare con le forze della natura. In Africa, amuleti in pietra o metallo incisi con simboli sacri si tramandavano di generazione in generazione come scudi contro le avversità. Nel mondo islamico, la mano di Fatima (Khamsa) è da secoli un potente talismano contro il malocchio, mentre in India i rudraksha – semi sacri indossati dai sadhu – sono ritenuti portatori di energia spirituale. Anche in Occidente, il concetto è profondamente radicato, basti pensare ai medaglioni vittoriani con ciocche di capelli o miniature di persone care, simboli di memoria e legame affettivo.

Oggi, il desiderio di dare forma tangibile a un mondo invisibile si traduce in collezioni dallo stile magnetico, misterioso, magico. Il créateur joaillier Elie Top ha saputo creare un linguaggio personale incisivo, che fonde esoterismo e seduzione in pezzi di alta gioielleria che sembrano provenire da mondi ultraterreni. La designer francese Elise Dray, con il suo brand The Drays, esplora il simbolismo con un approccio raffinato, bilanciando lavorazioni artigianali e ricerche simboliche per creare talismani contemporanei che armonizzano energie positive e istinto artistico.

Il marchio newyorkese Sorellina ha fatto di simboli come serpenti, lune, stelle, Tarocchi e segni zodiacali la cifra stilistica di una gioielleria estremamente contemporanea che celebra un immaginario archetipico. Sarah Ysabel Narici, fondatrice di Dyne, attinge alla storia antica e all’iperfuturismo per creare gioielli-capsule, ponti tra epoche e culture. Le sue collezioni mescolano riferimenti mitologici, tecnologia e design sperimentale. Kelly Lannen, con il brand 12th House, celebra il gioiello come rituale quotidiano, ispirandosi alla storia dell’arte e al linguaggio dell’astrologia. I suoi pezzi sono amuleti contemporanei che rafforzano la connessione con l’universo interiore. Charlotte Macaulay, con Ben, concepisce i gioielli come scrigni di significati personali, carichi di good vibes e legati a un senso di riflessione tra ciò che è stato e ciò che deve ancora venire.

Tutti questi designer dimostrano una “fede” reale in ciò che li ha ispirati: limitarsi a toccare l’argomento con superficialità, esclusivamente per attrarre una fetta di mercato in espansione, non sarebbe all’altezza di ciò che la nostra società sta cercando in questo momento. L’autenticità è stata e rimane la chiave di una gioielleria che, prima di invocare forze superiori, si distingue per la sua sincera adesione a ciò che propone.

  • Recycled 14kt gold necklaces with vault pendants, Ben.

    Recycled 14kt gold necklaces with vault pendants, Ben.

  •  Gold and distressed silver Valmont ring with old cut and brilliant cut diamonds, Liaisons Dangereuses collection, Elie Top.

    Gold and distressed silver Valmont ring with old cut and brilliant cut diamonds, Liaisons Dangereuses collection, Elie Top.

  •  Gold Marquise Diamond Engagement ring, Midheaven collection, 12th House.

    Gold Marquise Diamond Engagement ring, Midheaven collection, 12th House.

  •  Black gold Georgia articulated double ring with salt and pepper brilliant-cut diamonds. The Drays.

    Black gold Georgia articulated double ring with salt and pepper brilliant-cut diamonds. The Drays.

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