Il Diamante Naturale Riscopre le sue Origini

Nuove strategie di marketing, partnership in co-branding e un rinnovato storytelling per riportare i diamanti naturali al centro della desiderabilità per le future generazioni. Con una narrazione che riparte dalle origini


Poco più di dieci anni fa, The New York Times dedicò un pezzo sulla desiderabilità dei diamanti naturali, o meglio, raccontò come i diamanti siano diventati "per sempre" - How Diamonds Became Forever.

Era il 2013. I lab-grown non erano ancora entrati così prepotentemente sul mercato e la giornalista J. Courtney Sullivan, autrice dell'articolo, raccontò di come gli anelli di fidanzamento in diamanti divennero una delle più solide tradizioni americane, solo dopo che la giovane copywriter di De Beers, Mary Frances Gerety, nel 1947 ebbe l'ideadello slogan "A Diamond is Forever". Erano gli anni post bellici, gli Stati Uniti uscivano dalla Grande Depressione e le vendite di gioielli in diamanti erano crollate pericolosamente. All'epoca le donne preferivano chiedere ai loro mariti di acquistare una lavatrice o un'auto nuova, non certo un anello di fidanzamento, la cui spesa era considerata un vero spreco di denaro.

E questo lo sapevano bene soprattutto Ms Gerety e la sua collega Dorothy Dignam, alle quali i colleghi dell'agenzia pubblicitaria per cui lavoravano, la N.W. Ayer, erano soliti porre domande del tipo: Cosa si regala a una ragazza che si diploma in un convento? Gerety e Dignam non si sposarono mai, ma il loro traguardo più importante fu quello di creare un senso di attaccamento emotivo al "diamond engagement ring" che dura ancora oggi, dopo quasi ottanta anni. Nonostante a fine anni 40 le prime reazioni alla proposta di Gerety da parte della N.W. Ayer non siano state di grande entusiasmo, è indubbio che la sua idea narrativa adottata da De Beers abbia contribuito, da quel momento in poi, a risollevare il business degli anelli di fidanzamento in diamanti, tanto da trainare il mercato americano nella leadership del business bridal.

Ma il vento si sa, non sempre gioca a favore...Oggi infatti, dopo un lungo periodo in cui ildiamante naturale, con tutto il suo bagaglio divalori e di emozioni, sembrava proseguire il suo viaggio al riparo da turbolenze, provocazioni,viaggio al riparo da turbolenze, provocazioni, repentini cambi di rotta da parte dei fedeli acquirenti, il settore si trova a dover affrontare una nuova sfida: rilanciare il diamante naturale,fare innamorare le nuove generazioni partendodalle origini, dalla bellezza, dalla spettacolarità della sua storia millenaria, e offrire al re delle pietre preziose un nuovo capitolo narrativo, un innovativo, rivisitato e avvincente storytelling che parta dalla miniera stessa.

«Crediamo di dover fare meglio, raccontando la storia dell'origine del diamante naturale e il motivo per cui è così speciale,» ha dichiarato a BoF il Ceo di De Beers, Al Cook. «Un diamante naturale è per definizione l'epitome dell'autenticità. È stato creato un miliardo di anni fa, ma se ne producono sempre meno. Crediamo sia il momento giusto per tornare e raccontare questa storia e lo faremo dando più valore a ogni asset del Gruppo, attraverso una sempre maggiore integrazione della filiera, dalla miniera alla boutique. Con il nuovo progetto strategico Origin Story, rafforzeremo il nostro ruolo di leader nella tecnologia, nella provenienza e nella vendita al dettaglio di lusso, ricreando la magia dei diamanti naturali per i consumatori moderni. Una narrazione che dalla miniera entra in boutique, per far crescere il desiderio di acquisto di un naturale tra le generazioni più giovani, e che riporta il valore della storia e dell'esperienza al centro del business», conclude Cook.

Una posizione sostenuta e rafforzata anche da un recente report di BCG - The Futureof The Natural Diamond Industry - secondo ilquale per rafforzare l'appetibilità dei diamanti naturali, gli operatori del settore devono attivare collaborazioni strategiche tra brand, iniziative di marketing mirate e attività che puntino arafforzare la domanda. «I diamanti naturali sono ancora molto desiderati», afferma David Kellie, Ceo del Natural Diamond Council. «C'è interesse nella generazione Z, il coinvolgimento con contenuti sociali è elevato e i diamanti sono ancora spesso oggetto di discussione nella cultura popolare. Il successo o il futuro fallimento dipenderà dal fatto che i diamanti naturali rimangano in cima all'albero della desiderabilità. Sarà questo aspetto a guidare sempre la domanda», conclude Kellie. 


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