NFT: nuove forme di investimento 

Da Tiffany & Co. a Gucci. Ecco come arte e gioielli in versione digital stanno rivoluzionando il mercato del lusso


Nel 2.500 a.C., Aristotele conia il termine “Metafisica” alludendo a tutto ciò che viene dopo e oltre la fisica. Possiamo perciò affermare che la “culla” del Metaverso contemporaneo altro non è che una trasposizione tecnologica di quanto delineato dal filosofo greco, e che oggi prende forma in un iperspazio fatto non più di materia terrena o celeste, ma di bit che corrono nell’etere, creando mondi paralleli in cui si immagina, si vive, si gioca, si compra… Fattivamente, è nel 2021 che Meta Platforms Inc. – alias, Meta, ovvero la “casa madre” di Facebook, Instagram, WhatApp e Messenger e dei visori per la realtà virtuale Oculus Rift, fondata dal re dei social Mark Zuckerberg – assume in Europa 10.000 persone per dare vita al Metaverso, con l’obiettivo di popolarlo in breve di nuove modalità per fare brand awareness e marketing. Ne sono un esempio eventi come la Metaverse Fashion Week e spazi come il Metaverse Fashion District, luoghi virtuali cui sono approdati grandi marchi del lusso con il loro e-shop o il loro progetto “Meta oriented”. Vedi la Meta-boutique Cavalli Maison, il “land” progettato da Gucci su The Sandbox Metaverse (piattaforma online di gioco), e Louis Vuitton che per i suoi 200 anni ha lanciato un gioco a tema storico con tanto di mascotte, Vivienne, e ha commissionato all’artista digitale Beeple una capsule di 30 NFT. Modalità che non hanno risparmiato neanche la fascia del mass market, come dimostrano collezioni e spazi virtuali voluti su Meta da Zara, Pinko, Mango e Nike. Ma è il segmento del lusso che sta cambiando le regole del gioco, imprimendo accelerazioni inimmaginabili partendo da un semplice Tweet… «Tutto è iniziato con un tweet scherzoso di Alexandre Arnault, vicepresidente di Tiffany & Co. che nell’aprile del 2022 ha cambiato la sua immagine profilo con un CryptoPunk NFT», racconta Natalie Stone, Brand lead for CryptoPunks. «Era un pendente in oro rosa e smalto su cui sono stati impressi il logo di Tiffany e inciso il codice #3167 a certificare la blockchain dell’NFT. Valore in ETH 160, pari a 416.400 dollari. Il “Twitterverse” si è subito scatenato, e Tiffany ha cavalcato quest’onda lunga creando una collezione ispirata ai CryptoPunks, convertendo i soggetti e i colori degli NFT in pietre preziose e smalti. Il 5 agosto è stata lanciata la collezione "NFTiff " con 250 NFT al prezzo di 30 ETH ciascuno, offrendo al pubblico l'opportunità di commissionare il proprio gioiello personalizzato. La capsule è andata esaurita in 22 minuti e ha raccolto l'equivalente in ETH di 12,5 milioni di dollari. La "collezione NFTiff " è un esempio davvero interessante di come possono funzionare gli ecosistemi decentralizzati, consentendo a tutti l'opportunità di commercializzare i CryptoPunks come preferiscono. Questa risorsa digitale è uno strumento incredibilmente potente per designer e artisti, fondendo l'utilità del mondo reale con la proprietà digitale. Anche se Arnault ha tutto il merito di quest’operazione, il timing perfetto non è certamente casuale: è avvenuto subito dopo che noi (Yuga Labs) abbiamo rilasciato ufficialmente la proprietà intellettuale (IP) a ciascun detentore di CryptoPunks. I diritti di proprietà intellettuale (sotto licenza) sono una parte fondamentale del DNA anche del Bored Ape Yacht Club (altra collezione di 10.000 NFT creata da Yuga Labs, ndr) e stabiliscono un nuovo standard per le licenze e il concetto di proprietà digitale nello spazio web3, che sono stati immediatamente assegnati ai titolari di Punks dopo l'acquisizione». In altre parole, Yuga Labs crea opere virtuali in edizione limitata, la cui proprietà intellettuale passa agli acquirenti garantendo a Yuga Labs una commissione del 2,5% su tutti gli scambi di quell’NFT, che per le “scimmie annoiate” della collezione Bored Ape ha significato oltre 2,4 miliardi di dollari. Un business scaturito anche dall’immediato effetto status symbol dovuto all’acquisto di “scimmie” digitali da parte di Vip come Gwyneth Paltrow e Justin Bieber, che nel febbraio 2022 ne ha comprata una personalizzata alla modica cifra di 1 milione e 300 mila dollari. Ma torniamo alla case history di Tiffany e CryptoPunks. Sviluppi dopo il successo della capsule “NFTiff ”? «Per policy, noi di Yuga Labs ci consideriamo più una piattaforma e dei cocuratore/ co-costruttore: preferiamo mettere in luce gli artisti, i marchi e i nostri partner. Il futuro del progetto CryptoPunks sta proprio nella collaborazione in continua evoluzione e dialogo con la nostra comunità di creativi, costruttori e tecnici. Questo è ciò che ci sorprende del Metaverso: stiamo davvero co-costruendo insieme un nuovo territorio e questo è l’elemento fondante dell’etica del web3», continua Natalie Stone. «Il progetto con Tiffany & Co. ha acceso il dibattito sugli NFT anche per le quotazioni raggiunte. Ma la realtà dei fatti è che la capsule si è esaurita all'istante, e i ciondoli sono amati. Ai nostri eventi i membri della nostra comunità indossamo con orgoglio i loro NFTiff Punks e li mostrano come un simbolo d'onore. Questa prestigiosa collaborazione con un brand del genere e il prezzo elevato sono in linea con ciò che oggi rappresenta CryptoPunks. Nonostante abbia solo 6 anni, CryptoPunks è un marchio “heritage”. Innumerevoli marchi di lusso hanno espresso interesse a lavorare con noi, riconoscono la collezione come opera d'arte contemporanea e i nostri possessori come “influencer” di stile. Non dimentichiamo che in questo momento CryptoPunk #110 è appeso alle pareti del Centre Pompidou di Parigi come parte della loro collezione permanente... bisogna tenerlo presente quando si specula sul valore, reale o percepito. Ci sono molti parallelismi anche tra il mondo della moda e quello dell’arte digitale. Abbiamo stabilito una partnership pluriennale con Gucci, esplorando l’interazione tra moda di lusso, arte e narrazione nel Metaverso. Tutto è iniziato con la creazione della collezione 10KTF Gucci Grail, disegnata da Alessandro Michele e realizzata da Wagmisan, definito “artigiano digitale”. Più recentemente, abbiamo prodotto la limited edition Otherside Relic di Gucci, in cui il KodaPendant è un gioiello digitale e fisico che segna il debutto di Gucci in Otherside Metaverse, piattaforma di gioco virtuale. Questo mi fa dire che riconcepire i beni di lusso per un mondo web3 ha infinite possibilità, così come riconcepire la tecnologia web3 per i beni di lusso. Quando intrecciamo insieme fisico e digitale, possiamo innovare ai limiti dell’impossibile».

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