Il Viaggio dell’Anima secondo Susana Grau Batlle
Le pietre rare sono il simbolo di un impegno etico concreto nel lavoro di Susana Grau Batlle, designer che costruisce la sua arte sulla profonda connessione tra natura e gioielleria
Prima di entrare nel mondo della gioielleria, tre anni fa, Susana Grau Batlle ha trascorso anni in contesti di guerra, crisi umanitarie, progetti di sviluppo in Africa, Medio Oriente, America Latina.
L’esperienza ha influenzato inevitabilmente il suo modo di creare, che ha poco a che fare con il superfluo e molto con l’essenziale. I gioielli di Susana sono il risultato di un pensiero profondo sulla materia, sulla provenienza delle gemme, sulla responsabilità di chi crea.
«Sostenibilità non è solo ambiente o diritti dei lavoratori», spiega. «È un concetto più ampio, che riguarda l’etica nel suo insieme. Significa ridurre al minimo gli impatti negativi, sociali e ambientali, e massimizzare quelli positivi. Non è semplice, ma in questo settore il sourcing è tutto».
La sua seconda collezione, A Trilogy of Evolution, è una testimonianza tangibile di tali affermazioni.
«Per me, questa collezione rappresenta la purezza, la brillantezza e il potenziale del viaggio dell'anima», afferma Susana. «Spero che i miei gioielli trovino riscontro negli altri e ispirino una connessione più profonda con l'essenza dell'essere e della vita stessa».
La creazione di punta è un anello che esibisce una Paraiba brasiliana centrale dai riflessi al neon nella sua versione più pura: un frammento di terra grezzo, ancora incastonato nella sua matrice di quarzo, che custodisce la memoria della sua origine.
«Ho cercato di mettere in mostra la potenza selvaggia della bellezza naturale della Terra».
Per la designer, ogni pietra «porta con sé la sua energia e la sua storia unica».
Susana lavora solo con associazioni che rispettano standard etici rigorosi, come quelli della American Gem Trade Association e del Responsible Jewellery Council. Dove non arriva la certificazione, arriva la ricerca personale: dialogo con i fornitori, richieste di garanzie, tentativi di spingere il sistema un passo avanti.
Perché affidarsi solo alle certificazioni non basta, e la sostenibilità dev’essere un percorso teso al costante miglioramento.
A questo si aggiunge un impegno concreto: una parte delle vendite finanzia l’Earth Fund, iniziativa che sostiene progetti di conservazione ambientale ed empowerment. Il primo contributo è andato a Moyo Gems, un programma in Africa orientale che aiuta le donne minatrici a lavorare in sicurezza, migliorare la loro stabilità economica e accedere a mercati equi.
Solo l’inizio di un viaggio fatto di bellezza e consapevolezza, di valore estetico e valore etico, basato sulla convinzione che ogni gesto, anche il più piccolo, possa fare la differenza.
L’esperienza ha influenzato inevitabilmente il suo modo di creare, che ha poco a che fare con il superfluo e molto con l’essenziale. I gioielli di Susana sono il risultato di un pensiero profondo sulla materia, sulla provenienza delle gemme, sulla responsabilità di chi crea.
«Sostenibilità non è solo ambiente o diritti dei lavoratori», spiega. «È un concetto più ampio, che riguarda l’etica nel suo insieme. Significa ridurre al minimo gli impatti negativi, sociali e ambientali, e massimizzare quelli positivi. Non è semplice, ma in questo settore il sourcing è tutto».
La sua seconda collezione, A Trilogy of Evolution, è una testimonianza tangibile di tali affermazioni.
«Per me, questa collezione rappresenta la purezza, la brillantezza e il potenziale del viaggio dell'anima», afferma Susana. «Spero che i miei gioielli trovino riscontro negli altri e ispirino una connessione più profonda con l'essenza dell'essere e della vita stessa».
La creazione di punta è un anello che esibisce una Paraiba brasiliana centrale dai riflessi al neon nella sua versione più pura: un frammento di terra grezzo, ancora incastonato nella sua matrice di quarzo, che custodisce la memoria della sua origine.
«Ho cercato di mettere in mostra la potenza selvaggia della bellezza naturale della Terra».
Per la designer, ogni pietra «porta con sé la sua energia e la sua storia unica».
Susana lavora solo con associazioni che rispettano standard etici rigorosi, come quelli della American Gem Trade Association e del Responsible Jewellery Council. Dove non arriva la certificazione, arriva la ricerca personale: dialogo con i fornitori, richieste di garanzie, tentativi di spingere il sistema un passo avanti.
Perché affidarsi solo alle certificazioni non basta, e la sostenibilità dev’essere un percorso teso al costante miglioramento.
A questo si aggiunge un impegno concreto: una parte delle vendite finanzia l’Earth Fund, iniziativa che sostiene progetti di conservazione ambientale ed empowerment. Il primo contributo è andato a Moyo Gems, un programma in Africa orientale che aiuta le donne minatrici a lavorare in sicurezza, migliorare la loro stabilità economica e accedere a mercati equi.
Solo l’inizio di un viaggio fatto di bellezza e consapevolezza, di valore estetico e valore etico, basato sulla convinzione che ogni gesto, anche il più piccolo, possa fare la differenza.
Dangle earrings with Peruvian pink opals, pink agate and orange sapphires