Vicenzaoro Highlights, Settembre 2024: Cultura dell'Acquisto. A Che Punto Siamo
Maria Cristina Squarcialupi, Presidente Club degli Orafi, e Stefano Andreis, Presidente Federpreziosi Confcommercio, in un confronto per colmare il gap tra chi produce e chi vende
Domenica scorsa, al centro del dialogo tra i presidenti Squarcialupi e Andreis, sono stati posti alcuni interrogativi relativi al sentiment del mondo retail, alla distanza da accorciare tra le aziende e i negozi e dalla necessità di un cambio generazionale che non è di facile attuazione, ma che implica snellimenti burocratici, fiducia, interventi istituzionali e molto coraggio. Interviene il presidente Andreis: «La sinergia tra la produzione e il dettaglio deve esserci. Forse l'abbiamo lasciata morire nel corso degli anni o forse siamo rimasti seduti per quanto riguarda la formazione e l'innovazione. Non siamo stato propositivi e collaborativi con chi entra in negozio e ci chiede un oggetto. Non siamo stati al passo con i tempi. Ora è necessario creare e rafforzare la sinergia con la produzione, con le aziende stesse, per essere poi in grado di trasmettere a chi acquista l'emozione di un gioiello. In poche parole, chi crea deve passare il testimone a chi è all'interno delle gioiellerie e ha il dovere di instaurare una relazione consapevole cochi entra in gioielleria. Noi dobbiamo essere gioiellieri e non commercianti. Soffriamo anche molto il tema del ricambio generazionale, ma non è facile. Dobbiamo lavorare nelle sede competenti per trovare delle soluzioni». Gli fa eco Maria Cristina Squarcialupi: «Nei negozi, in generale, manca la curatela umana. Servono competenze trasversali. Oggi le grandi catene fanno formazioni quantitative, senza intervenire sulle soft skills. Entrare in sintonia con il cliente è fondamentale. La gioielleria deve comunicare, trasmettere bellezza e tutto quello che c'è dietro, l'artigianalità italiana, l'heritage. Si parla tanto di porte chiuse nelle gioiellerie, ma anche le aziende spesso hanno le porte chiuse. Ormai nel nostro mestiere il segreto non deve più esserci, perché far vedere l'azienda, far vivere la produzione, far conoscere come nasce un pezzo deve essere motivo di orgoglio e di vanto. E sul passaggio generazionale non posso che essere d'accordo. È fondamentale per sopravvivere, in un mondo un po' vecchio. Ma ci vuole coraggio nel passaggio di testimone, perché senza i giovani non si fa nulla».