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THE TALK: Etica, Filosofia e Digitale alla Base del Business

Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754, spiega la formula vincente che ha portato il brand a una crescita del 6% di fatturato, confermato anche nel terzo quarto dell'anno


Come si costruisce un'esperienza di vendita online post covid?
Nei momenti di crisi importanti, il mercato può proporre grandi opportunità, ma le aziende devono essere veloci e dinamiche per capire la situazione di difficoltà e affrontarla. La mia è una filosofia che ho imparato da un ideogramma cinese: la parte superiore rappresenta le difficoltà, quella inferiore le opportunità. Sono una persona che vede sempre l'aspetto positivo nelle cose, cercando di andare al di là di quello negativo. Nel business e nell'impresa bisogna sempre affrontare una battaglia tra il bene il male e all'interno di questo dualismo le aziende devono cambiare il proprio business plan con umiltà, adattandosi ai cambiamenti. E il risultato di questo approccio è stata una crescita del 6% di fatturato nel primo semestre, confermato nel terzo quarto dell'anno.

Rafforzare la relazione con il cliente si conferma dunque la strategia di business su cui puntare?
Adattarsi velocemente a una situazione e capire le esigenze del consumatore finale fa crescere e aiuta il business, grazie alla relazione che instauriamo con il cliente retail e wholesale. I rapporti in questo modo si fortificano e danno la possibilità di vivere un'esperienza del lusso anche nel mondo digitalizzato. Abbiamo coinvolto il nostro cliente e formato i concessionari affinché imparassero e condividessero la mia filosofia del lavoro, ossia manifestare un sincero interesse su ciò che è importante per il cliente, il quale deve percepire che non sei lì per vendere, ma per condividere qualcosa che va al di là del business. Il gioiello deve comunicare un senso di gratificazione, frutto di una serie di relazioni che l'azienda instaura attraverso le persone che la rappresentano. Il cliente ha voglia di consigli, di confronto imprenditoriale, di parlare di cose personali. Noi siamo fornitori di lifestyle, sa che con noi può fare una chiacchierata che prescinde dal gioiello perché per noi è questo che crea le relazione.

Come si fa a rafforzare questa relazione con il digitale?
Il mondo digitale aiuta a mantenere le relazioni per due aspetti. In primis per le nuove generazioni che comunicano e costruiscono i rapporti solo su base digitale. Resta ovviamente fondamentale l'incontro fisico, ma la digitalizzazione è un filo di gas che alimenta questo rapporto, nato da momenti vissuti insieme. Quando la relazione è già costruita, se sei capace a manifestare questo sincero interesse, la relazione si costruisce anche via digitale. Mi è capitato con clienti mai visti di persona e conosciuti via instagram o attraverso l'e-commerce che non vogliamo vivere in maniera distaccata. C'è sempre un nome e un cognome dietro allo schermo, in modo che il cliente abbia sempre un riferimento su cui contare. In questo modo siamo riusciti a costruire relazioni e a fare fatturato. Per i grand brand è più complesso perché l'e-commerce è alimentato dalla stella del grande marchio.

Parliamo di strumenti digitali. La newsletter è per voi un tool comune, ma di primaria importanza. Come lo gestite ai fini del business?
Dietro all'invio di una newsletter c'è sempre un follow up personalizzato - via mail, telefono o whatsapp - altrimenti si perde come una pietra nello stagno. La newsletter è come un messaggio subliminale che ti ricorda che ci siamo. Ma il follow up lo facciamo raccontando storie private che coinvolgano il cliente. È attraverso la sincerità della comunicazione che si racconta qualcosa di vero rendendo più facile costruire qualcosa di concreto. In questo, la raccolta dei dati è fondamentale per avere feedback su hobby, interessi, su ciò che piace fare e condividere. 
Coinvolgiamo persone, non clienti, perché nessuno dovrà mai sentirsi pressato da un'azienda che ti vuole vendere qualcosa a tutti i costi. È la persona che coinvolge in qualcosa che le appartiene. 
L'eccellenza di Gismondi 1754 risiede proprio nel lavorare con etica. Non c'è business se non rispetto la persona e non mi interessa il business a scapito dell'essere umano. Chi pensa che questa sia la strada sbaglia, perché sfrutta una situazione che porta fuori etica. Per questo Gismondi 1754 ha una sua filosofa aziendale sulla quale sviluppa l'intero business. I numeri di fatturato sono importanti per crescere e prosperare, ma devono essere il frutto di una filosofia e di un credo aziendale.

Una filosofia aziendale che crede molto anche nella formazione interna?
I nostri collaboratori sono i primi ai quali noi 'vendiamo' l'azienda. Chi è interessato a lavorare con Gismondi 1754 ci contatta direttamente, in modo da avere un link per accedere alla piattaforma, che permette al candidato di presentarsi e rispondere a specifici quesiti che l'azienda pone per condividere obiettivi e sogni. Circa 280 domande per conoscerlo, per sapere cosa è importante per lui come persona, cosa gli piace fare, in modo da inserirlo in un ruolo specifico. Un questionario in cui non puoi mentire e che a noi serve come supporto per generare successivi colloqui personali. Ci avvaliamo di un piattaforma che va oltre le barriere, che va al di là del business, e regge su una vera e propria filosofia che rappresenta i valori della nostra famiglia. Princìpi che volevo fossero in azienda e ora sono le fondamenta per costruire la Gismondi 1754 del futuro, e tutto ciò che verrà fatto da qui in avanti sarà in conformità con questi valori.

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