Guido Grassi Damiani Nuovo Presidente del Comitato Etico delle Gemme di Colore di Assogemme
Il Presidente del Gruppo Damiani presiederà il Comitato Etico delle gemme di colore di Assogemme portando avanti la definizione del primo codice etico procedurale per la produzione ed il commercio delle pietre di colore secondo principi di eticità.
Guido Grassi Damiani è il nuovo Presidente del Comitato Etico delle gemme di colore di Assogemme.
“Accogliamo il Dott. Damiani con grande entusiasmo e profonda stima” – ha dichiarato il Presidente di Assogemme Paolo Cesari – “con lui lavoreremo in squadra e con grande sinergia, promuovendo e attivando un confronto fra tutti gli attori della catena di fornitura del sistema gioiello italiano con particolare attenzione alle soluzioni che possano valorizzare concretamente la manifattura italiana e contribuire allo sviluppo della tracciabilità della catena di fornitura delle gemme di colore.”
I principi ispiratori del comitato sono proprio la costituzione e l’adozione di pratiche socialmente responsabili all’interno della catena di fornitura delle gemme nel sistema gioiello e la conseguente applicazione di tali principi a tutte le imprese ed operatori del settore. “E’ per me un onore ed una grande responsabilità essere nominato Presidente del Comitato Etico di Assogemme: un’organizzazione virtuosa che dal 2007 ha come obiettivo quello di sensibilizzare, garantire e valorizzare l’etica, la trasparenza e il rispetto, delle persone e dell’ambiente, nel settore delle gemme.
Il dibattito sulla dimensione Etica non è una moda passeggera e non deve assolutamente essere percepita come tale: è una vera e propria necessità imprescindibile nel mondo della gioielleria alla quale tutti gli attori sono invitati a riflettere e ad agire in conformità.” - ha dichiarato il neo-Presidente Guido Grassi Damiani.
“Per Damiani, questo è sempre stato un elemento chiave dell’identità aziendale e questa tensione etica è cresciuta sempre più con lo sviluppo della nostra azienda: una grande storia porta con sé una grande responsabilità imprenditoriale. Per questo motivo, la nostra azienda seleziona attentamente i propri fornitori: essi appartengono a un ristretto nucleo di aziende che rispettano il Kimberly Process, un’iniziativa internazionale volta a garantire che i profitti ricavati dal commercio di diamanti e gemme colorate non contribuiscano a finanziare guerre civili. Proprio per questo motivo il Gruppo prevede un sistema di garanzie per assicurarsi che gli operatori di settore continuino a certificare l’origine delle pietre durante tutta la filiera, attraverso una dichiarazione di conformità. Inoltre, sempre in virtù di questa visione etica, che per noi non è mai stata una moda fugace, la nostra azienda contrasta lo sfruttamento del lavoro minorile (esigendo dai propri fornitori che nessun bambino sia utilizzato per il reperimento delle materie prime legate alla realizzazione dei gioielli e per la loro lavorazione) ma anche il lavoro nero, la concorrenza sleale e le false certificazioni.”
“Ricevo questa nomina con grande fierezza e con l’intenzione di continuare a garantire il dibattito su queste tematiche di responsabilità sociale ed imprenditoriale, di sensibilizzare gli attori del sistema della gioielleria implicati nella produzione e distribuzione di gemme preziose e sono certo che insieme raggiungeremo importanti risultati per la collettività e il nostro settore.” conclude il Presidente Damiani.
Assogemme, in linea con i principi espressi dalle maggiori organizzazioni internazionali, è partner del CIBJO – The World Jewelry Confederation con cui ha, più volte, affrontato il problema del legame tra gemme ed etica e la necessità di adottare atteggiamenti socialmente responsabili sulle modalità di estrazione delle pietre. Ha istituito, inoltre, al suo interno il Comitato Etico delle pietre di colore, a cui partecipano, oltre ad importanti brand italiani di caratura internazionale anche una rappresentanza di operatori italiani direttamente coinvolta nella realizzazione del gioiello, dai commercianti dei prodotti finiti, taglierie di gemme e operatori addetti all’approvvigionamento dei materiali grezzi, oltre ad esperti gemmologi, quest’ultimi già inseriti all’interno del Comitato Scientifico, altro organo sorto all’interno di Assogemme per lo studio del disegno di legge di regolamentazione dei materiali gemmologici. L'obiettivo del comitato etico, si è concretizzato, negli ultimi mesi, nello sviluppo di un progetto in Myanmar ( ex Birmania ), The Mogok Responsible Gemstones Initiatives (MRGI) che ha come focus il sostenimento di pratiche socialmente responsabili nel settore estrattivo con il coinvolgimento di aziende birmane attive su Mogok, con una delegazione presente a Vicenzaoro e la successiva implementazione di una fase di training sul taglio delle gemme attraverso il trasferimento di macchinari italiani nel territorio birmano. Il progetto MRGI è stato realizzato grazie al supporto istituzionale ed economico di UNIDO ITPO United nations industrial development organizations , ITA – ICE – Agenzia Italiana per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE).
“Accogliamo il Dott. Damiani con grande entusiasmo e profonda stima” – ha dichiarato il Presidente di Assogemme Paolo Cesari – “con lui lavoreremo in squadra e con grande sinergia, promuovendo e attivando un confronto fra tutti gli attori della catena di fornitura del sistema gioiello italiano con particolare attenzione alle soluzioni che possano valorizzare concretamente la manifattura italiana e contribuire allo sviluppo della tracciabilità della catena di fornitura delle gemme di colore.”
I principi ispiratori del comitato sono proprio la costituzione e l’adozione di pratiche socialmente responsabili all’interno della catena di fornitura delle gemme nel sistema gioiello e la conseguente applicazione di tali principi a tutte le imprese ed operatori del settore. “E’ per me un onore ed una grande responsabilità essere nominato Presidente del Comitato Etico di Assogemme: un’organizzazione virtuosa che dal 2007 ha come obiettivo quello di sensibilizzare, garantire e valorizzare l’etica, la trasparenza e il rispetto, delle persone e dell’ambiente, nel settore delle gemme.
Il dibattito sulla dimensione Etica non è una moda passeggera e non deve assolutamente essere percepita come tale: è una vera e propria necessità imprescindibile nel mondo della gioielleria alla quale tutti gli attori sono invitati a riflettere e ad agire in conformità.” - ha dichiarato il neo-Presidente Guido Grassi Damiani.
“Per Damiani, questo è sempre stato un elemento chiave dell’identità aziendale e questa tensione etica è cresciuta sempre più con lo sviluppo della nostra azienda: una grande storia porta con sé una grande responsabilità imprenditoriale. Per questo motivo, la nostra azienda seleziona attentamente i propri fornitori: essi appartengono a un ristretto nucleo di aziende che rispettano il Kimberly Process, un’iniziativa internazionale volta a garantire che i profitti ricavati dal commercio di diamanti e gemme colorate non contribuiscano a finanziare guerre civili. Proprio per questo motivo il Gruppo prevede un sistema di garanzie per assicurarsi che gli operatori di settore continuino a certificare l’origine delle pietre durante tutta la filiera, attraverso una dichiarazione di conformità. Inoltre, sempre in virtù di questa visione etica, che per noi non è mai stata una moda fugace, la nostra azienda contrasta lo sfruttamento del lavoro minorile (esigendo dai propri fornitori che nessun bambino sia utilizzato per il reperimento delle materie prime legate alla realizzazione dei gioielli e per la loro lavorazione) ma anche il lavoro nero, la concorrenza sleale e le false certificazioni.”
“Ricevo questa nomina con grande fierezza e con l’intenzione di continuare a garantire il dibattito su queste tematiche di responsabilità sociale ed imprenditoriale, di sensibilizzare gli attori del sistema della gioielleria implicati nella produzione e distribuzione di gemme preziose e sono certo che insieme raggiungeremo importanti risultati per la collettività e il nostro settore.” conclude il Presidente Damiani.
Assogemme, in linea con i principi espressi dalle maggiori organizzazioni internazionali, è partner del CIBJO – The World Jewelry Confederation con cui ha, più volte, affrontato il problema del legame tra gemme ed etica e la necessità di adottare atteggiamenti socialmente responsabili sulle modalità di estrazione delle pietre. Ha istituito, inoltre, al suo interno il Comitato Etico delle pietre di colore, a cui partecipano, oltre ad importanti brand italiani di caratura internazionale anche una rappresentanza di operatori italiani direttamente coinvolta nella realizzazione del gioiello, dai commercianti dei prodotti finiti, taglierie di gemme e operatori addetti all’approvvigionamento dei materiali grezzi, oltre ad esperti gemmologi, quest’ultimi già inseriti all’interno del Comitato Scientifico, altro organo sorto all’interno di Assogemme per lo studio del disegno di legge di regolamentazione dei materiali gemmologici. L'obiettivo del comitato etico, si è concretizzato, negli ultimi mesi, nello sviluppo di un progetto in Myanmar ( ex Birmania ), The Mogok Responsible Gemstones Initiatives (MRGI) che ha come focus il sostenimento di pratiche socialmente responsabili nel settore estrattivo con il coinvolgimento di aziende birmane attive su Mogok, con una delegazione presente a Vicenzaoro e la successiva implementazione di una fase di training sul taglio delle gemme attraverso il trasferimento di macchinari italiani nel territorio birmano. Il progetto MRGI è stato realizzato grazie al supporto istituzionale ed economico di UNIDO ITPO United nations industrial development organizations , ITA – ICE – Agenzia Italiana per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE).