Bea Bongiasca, da Milano con Amore

La giovane designer milanese firma il suo engagement ring per Blue Nile e De Beers e rafforza la sua presenza negli States


Dalla East alla West Coast, passando per Illinois, Oregon, Tennessee, Michigan, Louisiana e Toronto, Canada. Il marchio lanciato nel 2014 dalla giovane designer milanese Bea Bongiasca è già una realtà diffusa nei place to be degli States, con location prestigiose sia offline che online. Qualche esempio? Bergdorf Goodman sulla Fifth Avenue e Broken English a New York, Marissa Collection a Naples e Peri.A a West Hollywood, Los Angeles, in California. Oltre a Twist, Portland, Oregon, che è anche sinonimo di una delle piattaforme più gettonate per scovare nuovi talenti. La storia di “BB” potrebbe essere un modello per i giovani creativi che vogliono mettere a frutto anche il loro spiccato spirito imprenditoriale: Bea ha da subito saputo imporsi nel panorama internazionale per la personalità decisa delle sue collezioni, tanto da presenziare anche in ambiti legati più all’arte e al design contemporaneo che alla pura gioielleria. Lungo il suo palmares di riconoscimenti e collaborazioni: nel 2014, ha esposto all’interno dello spazio della Galleria Antonella Villanova in occasione di Art Basel, a Miami Beach, mentre nel 2017 è stata inserita da Forbes nel listing dei “30 Under 30 Europe Class of 2017”, che comprendeva i 300 giovani imprenditori e innovatori nei settori tecnologia, media e cultura. Last but not the least, la sua recente partecipazione al progetto Ten/Ten del gruppo Blue Nile, che vanta anche il sostegno di De Beers: Bea e altri nove designer internazionali hanno reinterpretato l’engagement ring, utilizzando solo diamanti naturali ed etici provenienti dal Botswana e realizzando una capsule collection di dieci pezzi one-of-a-kind.

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