La New Wave dell’Alta Gioielleria Viene dalla Cina

Psichedelia, impressionismo, suggestioni ipnotiche: in Cina, una new wave di jeweler si nutre di divagazioni intellettuali e astratte, trasportando l’alta gioielleria in una spirale chimerica, destinata a rivoluzionarne i codici formali


Secondo il “China Unstoppable 2020 Luxury Market” pubblicato da Bain & Company, la Cina sarà uno dei più grandi mercati del lusso entro il 2025. Una previsione che coinvolge molto da vicino il settore della gioielleria, come ribadito sul report “The State of Fashion, Watches & Jewellery” realizzato nel 2021 da The Business of Fashion in collaborazione con McKinsey & Company: «Si prevede che il mercato internazionale della gioielleria crescerà in modo significativo nei prossimi anni, con l'Asia a trainare la crescita. (…) Il consumatore cinese crescerà di importanza per i marchi globali ». Se la Cina, dunque, almeno in un futuro prossimo, sarà il centro di gravità della gioielleria, catalizzando l’attenzione internazionale, la rapida crescita della sua economia ha avuto un impatto anche sull’immaginario creativo dei jeweler del Paese che, oggi, sono ambasciatori di un linguaggio sperimentale, seppur sempre legato al ricco e secolare patrimonio culturale d’Oriente. Eredi di designer già affermati, come Cindy Chao, Wallace Chan e Michelle Ong, che hanno incantato il mondo con le loro creazioni poetiche, ricche di elementi artistici e naturalistici, Feng J, G Suen e Austy Lee sono i rappresentanti di una new wave che si avventura in universi complessi, esuberanti di significati, simbolismi e intuizioni progressiste. L’approccio visionario di Feng J ha già conquistato l’élite di collezionisti. Nel dicembre 2020, la sua collana Jardin de Giverny è stata venduta a un’asta di Phillips per 2,6 milioni di dollari, subito dopo, la stessa casa d’aste ha venduto l’anello Fountain of diamond per 1,7 milioni di dollari, Feng J aveva soltanto 34 anni ed è diventata la più giovane designer a raggiungere un tale record multimilionario. «Sono una giovane designer e il mondo sta cambiando. I consumatori vogliono qualcosa di molto speciale, quindi voglio creare alta gioielleria per le nuove generazioni, e il mio stile di design e manifattura mi sta spingendo a fare qualcosa di totalmente diverso», aveva affermato in un'intervista, proprio nello stesso anno. Un intento riuscito con l’innovativa tecnica Floating Set, che permette di creare composizioni prive di strutture in metallo, in cui le gemme preziose sono libere di effondere tutta la loro luce, dando l’impressione di fluttuare nell'aria. Un altro elemento distintivo, l'uso di lacche come pennellate di pittura su metalli preziosi, riflette la passione per l'arte contemporanea di Feng J, che si divide tra il suo atelier in Place Vendôme a Parigi e Shangai.

  • The Garuda’ Arrow bangles in 18kt rose gold set with Australian boulder opal, Australian semi-black opals, onyx, fancy orange diamonds, and white diamonds, The Garden of Myth collection, Austy Lee.

    The Garuda’ Arrow bangles in 18kt rose gold set with Australian boulder opal, Australian semi-black opals, onyx, fancy orange diamonds, and white diamonds, The Garden of Myth collection, Austy Lee.

  • Authurium brooch, Feng J.

    Authurium brooch, Feng J.

Lo studio G Suen fa, invece, base a Londra, dove i cofounder Gearry Suen e Jing Zhao portano avanti un tipo di ricerca ibrida che abbatte i confini tra digitale e analogico, cultura orientale e occidentale, facendo interagire antiche tecniche di artigianato cinese, come l'intaglio della giada con le ultime tecnologie, come la realtà virtuale. Un esercizio ben visibile nella fattura degli orecchini Ren, creati per sublimare alcune nozioni di umanità della filosofia cinese. Ispirati ai caratteri cinesi “⼈人” e “⼊入” che rappresentano l'armonia tra l'umanità e l'universo, sono strutturati in rami in oro giallo e oro bianco ossidato e decorati con diamanti a forma di aquilone, tagliati su misura. A cavallo tra cyborg e poesia, l’opera svela una visione chimerica molto vicina a quella di Austy Lee, designer di Hong Kong che, dopo aver lavorato 20 anni nel settore, ha lanciato la sua prima collezione nell'aprile 2017, con il tema "Quando i gioielli sono arte psichedelica". Affascinato dalle religioni e dalle diverse culture del mondo, ma anche dalla grafica e dalla moda, Lee crea composizioni dall’architettura elaborata, in cui colori e gemme preziose rare sembrano confluire in modo dispotico, creando un impatto visivo stupefacente. Il suo sguardo avanguardista non manca di una forte identità nazionale; il designer nutre, infatti, una grande passione per la giada, considerata in Cina la più spirituale delle gemme, e punta a perpetuarne il valore, in innovativi cimeli destinati alle generazioni future: l’inizio di una nuova era della giada promette di incidere sulle sorti future dell’alta gioielleria, estendendo le sue prospettive verso nuovi e interessanti sincretismi.


  •  Seashell earrings in titanium, gold, opals, yellow, brown and white diamonds, sapphires, paraiba tourmalines, aquamarines, blue and yellow zircons, heliodors and orange beryles, G Suen.

    Seashell earrings in titanium, gold, opals, yellow, brown and white diamonds, sapphires, paraiba tourmalines, aquamarines, blue and yellow zircons, heliodors and orange beryles, G Suen.

  • The Muguet des Bois bangles in yellow gold set with Afghanistan peridot, indicolite, onyx, pearls, blue sapphires, tsavorites, fancy color diamonds, and white diamonds, The Chloris’ Yard collection, Austy Lee.

    The Muguet des Bois bangles in yellow gold set with Afghanistan peridot, indicolite, onyx, pearls, blue sapphires, tsavorites, fancy color diamonds, and white diamonds, The Chloris’ Yard collection, Austy Lee.

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